BARBERA
Originaria del Monferrato, diffusa ampiamente in Piemonte e Lombardia, ma anche nel centro Italia; recentemente ha iniziato a diffondersi in alcune zone dell'Appennino Tosco-Emiliano, della Campania e più sporadicamente nel resto del meridione. Insieme al Sangiovese è il vitigno a bacca rossa più utilizzato in Italia. I suoi sinonimi sono numerosi: Barbera Grossa, Barbera Fina, Barbera Nera, Barbera Nostrana, Barberone, Barbera Dolce, Barbera a raspo verde, Barbera a raspo rosso ecc. Ha germoglio ad apice espanso, verde-biancastro, con foglioline apicali a doccia, cotonose sulla pagina inferiore. La foglia è pentagonale a cinque lobi, il grappolo è cilindrico-piramidale, compatto con acino medio, ellissoidale di colore blu intenso, con buccia sottile ricoperta da pruina; polpa succosa, dolce-acidula. E' facilmente attaccabile dalla Botrytis e, quindi necessita di arieggiamento fra un grappolo e l'altro. Dà un vino dal colore rubino intenso, profumo fruttato e vinoso, di buon corpo, abbastanza acido-tannico. Negli ultimi anni sta cambiando fisionomia, grazie ad un abbattimento delle rese e a sistemi di vinificazione più moderni, non ultimo l'introduzione dell'uso della barrique, che conferisce al vino un tocco speziato e ne smussa l'acidità grazie ai tannini dolci del legno. Il risultato è in molti casi entusiasmante, al punto da aver portato la Barbera a livelli competitivi con altre tipologie più blasonate come Barolo e Barbaresco, con conseguente sensibile aumento dei prezzi al pubblico. Il 1997 è stato senz'altro l'anno del grande successo di questo prodotto, con molte punte di assoluta eccellenza, ma anche le annate successive promettono grandi cose. La Barbera è presente da sola o in percentuale, in moltissime D.O.C., non solo piemontesi e lombarde, ma anche in Emilia, Veneto, Liguria, Umbria, Lazio, Campania e Puglia.
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